Museo delle Mura
Inaugurato ufficialmente alla fine degli anni Ottanta, il Museo delle Mura è situato presso la Porta San Sebastiano. Anticamente indicata come “Porta Appia”, in quanto si affacciava sull’importante arteria stradale, la struttura prende nel corso dei secoli il nome del martire trafitto, sepolto poco lontano nella basilica a lui dedicata. Avamposto strategico per la difesa dell’Urbe, la Porta San Sebastiano ha vissuto, nel corso della sua storia, molteplici esistenze: in epoca tardoantica, infatti, l’imperatore Onorio vi stabilì il dazio per il controllo delle merci che entravano a Roma, diventando successivamente anche sede di uffici pubblici. Qui si svolse la resistenza delle fazioni romane dei guelfi e dei ghibellini che nel 1327 si opposero al Re di Napoli Roberto D’Angiò che premeva per entrare nella Capitale. Non solo teatro di scontri, ma anche palcoscenico di grandi trionfi: era il 1536 quando Papa Paolo III scelse la Porta di San Sebastiano per accogliere solennemente Carlo V Re di Spagna. Il suo uso più insolito e controverso fu adottato tuttavia durante il Ventennio fascista, con l’adattamento della struttura ad uso di abitazione e di studio dell’ex segretario del Partito Ettore Muri.
Arriviamo agli anni Settanta, quando la Ripartizione Antichità e Belle Arti diede vita al primo nucleo museale delle Mura, ampliato successivamente nel 1984 e aperto definitivamente al pubblico nel 1989 in occasione della mostra “Roma Sotterranea”. Da allora il museo è meta obbligatoria per chi vuole approfondire un aspetto fondamentale e affascinante della storia capitolina, attraverso lo studio del più esteso dei suoi monumenti: le mura aureliane.