Villa Lante al Gianicolo: apertura speciale

 

Il nostro tour, che inizierà sotto il monumento eretto in memoria di Giuseppe Garibaldi, incontreremo voci e ritratti del Risorgimento romano, che ci accompagneranno in un percorso ricco di evocazione storica e di grandi testimonianze monumentali che costellano il colle Gianicolo. Avremo poi l’onore di entrare in esclusiva nella splendida Villa Lante, sede dell’ambasciata di Finlandia presso la santa sede e dell’Institutum Romanum Finlandiae.  Sorge accanto al faro del Gianicolo ad al terrazzo il cui muro è dedicato ai primi articoli della sopracitata Repubblica Romana ed è stata realizzata tra il 1518 e il 1531 da Giulio Romano sopra le vestigia archeologiche della fu “Villa di Marziale”.

Affacciata su Roma dalla quale si può ammirare un panorama straordinario, Villa Lante al Gianicolo è una delle ville romane del Cinquecento meglio conservate: insieme a Villa Madama è una preziosa testimonianza dei lavori della scuola di Raffaello e della “nuova era aurea” dei papa Medici. A commissionarne la costruzione, avvenuta tra il 1518 e il 1525, fu un importante funzionario di origine toscana, Baldassarre Turini, datario e segretario dei papi Leone X e Clemente VII, che desiderava un casino estivo per sfuggire alla calura della città.

L’architettura è da attribuire a Giulio Romano, allievo prediletto di Raffaello, coadiuvato nelle decorazioni da Giovanni da Udine, Polidoro da Caravaggio, Vincenzo Tamagni e Maturino: il risultato è una struttura equilibrata e proporzionata, con una perfetta fusione tra architettura, pittura e scultura. La villa fu probabilmente danneggiata durante il Sacco di Roma a opera dei Lanzichenecchi, come dimostrerebbe il famoso graffito conservato nel salone

Nel 1551 la proprietà passò alla famiglia Lante, da cui ha preso il nome che ha tuttora mantenuto nonostante i numerosi passaggi di proprietà successivi. A cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, vi abitarono il noto archeologo tedesco Wolfgang Helbig e sua moglie, la principessa russa Nadine Schahawskoy, che ne fecero un salotto culturale frequentato da nobili e reali, letterati e musicisti di riguardo, tra cui Carducci, D’Annunzio, Tolstoj e Wagner. Nel 1950 la proprietà fu venduta allo Stato di Finlandia, che lo destinò a sede della sua Ambasciata presso la Santa Sede e dell’Istitutum Romanum Finlandiae.  

La visita a Villa Lante rappresenta un viaggio dove passato e presente si incontrano.

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